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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/1234/809
Title: Fugge con un «Mig» in Italia
Other Titles: Un drammatico atterraggio di fortuna su una vecchia pista costruita dai tedeschi nel 1943, presso Osoppo – Il reattore si è incendiato – Non si conoscono i motivi che hanno spinto l’ufficiale ad espatriare
Authors: Meccoli, Sandro 
Keywords: Richiesta d'asilo;Ungheria;Osoppo;Attraversamento del confine;Militari italiani;Questura di Udine
Issue Date: 15-Aug-1969
Type: Article
Journal: Corriere della Sera 
Related Event: Richiesta d'asilo 
Description: Il lungo articolo descrive con dovizia di particolari e basandosi sulle testimonianze dei presenti le fasi dell’atterraggio dell’aereo su una pista da tempo inutilizzata. Biro, Joseph è giunto in volo dall’Ungheria per chiedere asilo politico. Le difficoltà dell’atterraggio hanno causato l’esplosione del velivolo, senza in ogni modo che vi fossero danni alle case circostanti. Dalla vicina base di Aviano è giunto un elicottero militare americano, ma la questione rimane in mano italiana. «Il quesito è ovvio: Biro, durante la sua fuga, si era messo in contatto con gli americani? Lo aveva fatto, per caso, già prima? Una risposta è impossibile, perché il riserbo delle autorità militari, italiane e americane, è ermetico». Appare difficile credere che abbia potuto superare le Alpi senza essere inquadrato dai radar e senza ricevere istruzioni, considerata la scarsa visibilità. È anzi probabile che proprio per via del cielo nuvoloso sia stato informato dell’esistenza della vecchia pista di Osoppo. Di certo Biro si è dimostrato un ottimo pilota, oltre che «un galantuomo, il quale ha badato prima agli altri che a sé stesso (essendo finito il carburante, avrebbe anche potuto abbandonare l’aereo al suo destino, e gettarsi col paracadute)». Al momento si trova in questura a Udine, «dove è trattato con tutti i riguardi, anche per l’altruistico coraggio dimostrato nella manovra di atterraggio». Ancora non è stato interrogato e non si conoscono i motivi che lo hanno spinto ad espatriare, né da quale base sia partito, «e nemmeno se abbia lasciato in patria dei familiari». Molti sono i curiosi che sono rimasti intorno ai resti del velivolo: «Credo che siano molto poche le case di Osoppo, stasera, nelle quali sulla credenza, accanto al bossolo della grande guerra portato dal nonno, non campeggi un pezzetto del “Mig” con il quale il maggiore Joseph Biro, dell’aeronautica militare ungherese, è piovuto dal cielo, nel tranquillo Friuli, la vigilia di Ferragosto».
URI: http://hdl.handle.net/1234/809
Appears in Collections:Stampa periodica 1967-1985

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